Mara Garbin racconta sé stessa e i suoi gioielli!

Oggi abbiamo incontrato la designer di gioielli Mara Garbin che, armata di creatività e tanta voglia di stupire, ci racconta la sua crescita personale e il suo percorso nella realizzazione della sua passione.

Mara Garbin, la paladina della creatività!

  • Quando è nato il brand di accessori?

Ho iniziato a produrre gioielli con un brand tutto mio nel 2012 concentrandomi soprattutto sulla realizzazione di pezzi unici in alluminio lavorati interamente a mano.

  • Da dove nasce la grande passione di Mara Garbin per i gioielli?

La passione per i gioielli è nata da ragazzina con un’amore sfrenato per gli orecchini! Erano gli anni ’80.. vi lascio immaginare lo stile.. ne collezionavo a decine, compresi quelli in colori rigorosamente fluo e in stile Madonna.

  • Hai sempre fatto questo nella vita?

Dall’inizio della mia attività lavorativa mi sono sempre occupata, come stilista, di progettazione e sviluppo di collezioni di gioielli, prima nel settore orafo collaborando con un’azienda toscana, poi nel settore moda con la realizzazione di campionari per quanto riguarda i bijoux e gli accessori.

Mara Garbin my white box
Tagli netti e decisi, violano il rigore geometrico delle forme. _Mara Garbin_
  • Come si è sviluppato il tuo percorso formativo?

Ho frequentato il corso di pittura con Concetto Pozzati all’ Accademia di Belle Arti di Bologna e un corso di Design Del Gioiello alla Scuola D’ Arte e Mestieri di Vicenza, che mi ha introdotta nel mondo del gioiello. L’unione di queste due passioni ha dato vita ai miei lavori.

  • Sviluppando molto la parte relativa al design non ti manca un po’ quella riguardante la pittura, cui hai dedicato buona parte di studi?

Ho da tempo abbandonato la pittura e per ora non mi manca, credo sia dovuto al fatto che da molti anni ho spostato i temi ricorrenti sul gioiello.

  • Mara Garbin, l’alluminio e i materiali poveri sono la caratteristica distintiva delle tue creazioni, cosa le accomuna?

Innanzitutto il desiderio di rivolgersi a contesti estranei o lontani dal gioiello tradizionale, poi per giocare con il tema della decontestualizzazione del materiale stesso. Ciò che mi affascina degli oggetti trovati è la storia legata ad essi, oltre alla casualità del ritrovamento. Vale lo stesso per l’alluminio che è molto versatile, ecocompatibile, leggero e adatto allo stile essenziale della collezione.

Mara Garbin my white box
Angoli, forme decise e spigoli vivi regalano un aspetto “glaciale” alla collezione: Tubi, cilindri, forme segmentate e scomposte frammentano la luce riflessa nelle satinature del metallo. _Mara Garbin_
  • Come vengono realizzati i tuoi accessori? Hai un team con cui collabori o realizzi tutto in prima persona?

Tutte le mie collezioni sono lavorate a mano e assemblate da me, solo in alcuni casi e per alcuni componenti mi avvalgo di aziende esterne che effettuano taglio laser su alluminio o plexiglass.

  • Quando realizzi una nuova collezione e la vedi completata cosa prova?

Vedere una collezione completata dopo tanta ricerca e dopo aver affrontato e risolto tutte le problematiche tecniche di realizzazione da una bella soddisfazione e ti ripaga della fatica.

Mara Garbin my white box
Un gioco, il rovesciamento della funzione primaria è il filo conduttore di “volt”, l’oggetto muta la sua destinazione d’uso e, allontanato da pericolose tensioni, si fa vezzo. _Mara Garbin_
  • Per l’eccentricità dei materiali e dei design, qual è la clientela a cui sono diretti?

Le boutique o i concept store sono i più recettivi ad accogliere alcune collezioni più “eccentriche” e colorate come le collane “Volt” , mentre i pezzi unici si collocano meglio in contesti vicini al mondo del design e dell’arte.

  • C’è una figura in particolare che ti sostiene?

Oltre a qualche amica fidata, alcuni colleghi. Ma la carica maggiore me la danno gli sguardi di persone che rimangono colpite. Per esempio, un mese fa stavo lavorando alla nuova collezione “Volt”, mi ero recata ad acquistare del materiale elettrico in un magazzino e indossavo ancora un vistoso girocollo a cui stavo lavorando che avevo voluto provare. Un signore anziano mi aveva guardato stupito, mi si era avvicinato curioso e aveva sorriso chiedendomi dettagli sulla collana, dopo avergli spiegato mi aveva detto una cosa che mi fa emozionare ancora moltissimo: “ non perda mai la sua creatività, mai!”

  • Hai qualche novità in programma per le nuove collezioni?

Tra le novità i gioielli “ Volt” con nuove componenti dal sapore un po’ tecnologico un po’ Art Decò. Inoltre con la collezione “nero come..” un tocco dark a base carbone, pece nera e asfalto ed infine, per colorare il prossimo inverno, le coloratissime collane “Tubi” un divertente mix multicolore fatto di tubi in plastica, gomma e alluminio.

Mara Garbin my white box
I gioielli nero come… nascono dalla ricerca sul colore nero e le sue metafore. Oggetti trovati, rifiutati, rivivono attraverso il recupero e la ricollocazione assoggettati a un azione di straniamento, subiscono lo spostamento verso inattesi scenari. _Mara Garbin_
  • Per finire Mara, come ti vedi in futuro?

Per il futuro mi voglio vedere così, sempre curiosa e creativa a caccia di nuovi materiali da mixare e riassemblare.

visitate il sito di Mara Garbin!

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