Venezia

COLORLAND: SI PARTE DA VENEZIA

Colorland, il nuovo progetto ideato da Wella per approfondire il mondo del colore, è partito nei giorni 5 e 6 ottobre da Venezia, e non per caso. Per venezia il colore è forza, è ricchezza, è una città molto rappresentativa per il concetto cardine del progetto: oltre alla storicità del luogo, Venezia, con la Biennale si è sporcata di contemporaneo. Non è solo il tradizionale Ponte Rosso o i meravigliosi affreschi che decorano la città, ma tutto un discorso artistico e architettonico. Tra le tradizionali calle che ricordano il passato, sono disseminate installazioni fluo che riportano subito all’oggi.

COLORLAND A VENEZIA: TRA INSTALLAZIONI, ARTE E DESIGN

La prima tappa di Venezia è stato lo spazio Punch con l’installazione del padiglione Islanda: Chromo Sapiens. La curatrice invita l’uomo ad entrare in una caverna sensoriale per uscirne trasformato. L’artista Shoplifter, ha rivestito lo Spazio con una moltitudine di capelli iper colorati. La riproduzione di queste forme organiche vuole evocare il desiderio di tornare alla natura in una cultura moderna che è sopraffatta dall’artificio. All’interno dell’opera, siamo pregati di toccare e di farci contagiare anche noi.
Tappa numero due: la Basilica di San Giorgio Maggiore, una basilica bianca, candida, che presenta però al centro un’installazione colorful di Sean Scully, perno della mostra “Human“: una grande scultura alta 10 metri composta da strisce orizzontali e verticali che riunisce la creazione artistica alla grandezza architettonica e all’impegno sacro. La sua è stata una scelta cromatica primaria, solida, di grande impatto all’occhio dei visitatori.

Infine il gruppo Wella si è spostato a Palazzo Fortuny, un’esplosione di oro, di broccati, di colore che racconta una storia. 

Per la parte del progetto “A casa di..” i partecipanti hanno avuto l’onore di poter visitare la bottega di Daniela Ghezzo, proprietaria dell’Atelier Segalin. Daniela è una delle ultime calzolaie in Italia a produrre scarpe su misura personalizzate. La “calzolaia di Venezia”, come viene chiamata in città, crea vere opere d’arte che oggi la moda industrializzata non può più offrire. Per saperne di più leggi l’articolo “Daniela Ghezzo: eccellenza d’artigianato italiana“. Daniela personalizza le sue creazioni con i colori che più rappresentano i suoi clienti e ci è sembrata un’ottima esperienza per evidenziare le estremità del corpo umano: testa e piedi, mantenendo coerente il percorso del team Wella.

LE TENDENZE COLORE PER L’AUTUNNO/INVERNO 2019/2020

Negli ultimi anni il colore è stato sdoganato: sulle passerelle vediamo palette di tutte le nuance ma c’è sempre un colore che esce dal gruppo. Elisabetta Travella, trend researcher per Wella Professionals Italia, ha raccontato le tendenze di questa stagione.

Dalle passerelle FW20 sono emersi colori solidi, opulenti, ricchi. Tra questi sicuramente il rosso è uscito in maniera violenta, è un rosso ricco, lussurioso, sensuale, un rosso veneziano.

Altra tendenza di quest’anno è sicuramente il color blocking: entra ed esce dalle passerelle, ma quest’anno è stato sviluppato in maniera più monocroma, fatto da diverse nuance dello stesso colore. Anche nelle teste, lo stesso colore viene smembrato in tutte le sue nuance. Quando i blocchi di colore hanno lo stesso punto di saturazione l’occhio lo percepisce con armonia.

Infine lo stile tappezzeria diventa moda: con il contemporary tapestry tessuti opulenti, ricchi, sartoriali vestono le passerelle. Vi è una libertà totale di abbinare e osare perché il colore caratterizza, non ci sono più barriere.

IL COLORE APPLICATO AL CAPELLO

Le tendenze raccolte durante il giorno si sono trasformate in ispirazioni per la realizzazione di due teste.

Cristian Cuccu, lead trainer di Wella Professionals Italia, ha spiegato che in queste due giornate è stato posto un accento sui movimenti dello styling:

“Purezza non è solo una colorazione piena su tonalità medio scure, in realtà la purezza si può esprimere in tutte le forme di luce. Creando intersezione tra luce e colore si va a sfociare nella purezza della cromia.”

Inoltre, l’Hair stylist di Wella Vincenzo Panico ha spiegato:

“Abbiamo realizzato una radice del colore unica e omogenea che si ramifica con una tecnica a raggiera andando verso le punte, e che si distribuisce sulle lunghezze a contrasto, costituendo il terzo colore. Questa rappresenta le esperienze dell’uomo che si sviluppano a seconda della propria vita e della propria cultura. Mette in evidenza la meraviglia dell’unicità e della differenza, creando un terzo elemento sulla base di due.”

I tagli realizzati nei due giorni raccontano di una donna libera e sicura di sè, una donna che non ha paura di osare. I due professionisti Wella hanno raccontato cosa hanno voluto trasmettere con i due lavori realizzati.

SHAG CUT

Uno shag cut è stato il protagonista della prima giornata. Un taglio arruffato, scalato, come se la donna si fosse tagliata i capelli con un atteggiamento self made senza vere e proprie limitazioni; una donna che ha necessità pratiche per questo la geometria del taglio viene dimenticata, passando in secondo piano. Partendo da un copper puro, gli hair stylist hanno modulato saturazioni diverse di rame tra di loro, riuscendo a dare all’occhio l’illusione di un colore compatto. Il taglio esaltava le forme del viso creando due profondità: una più intensa, nell’under-cut a bordo viso, e una luce pura nella parte più ampia cercando di enfatizzare due forme e colori.

BOWL CUT

Nel secondo giorno, il bowl cut, si avvicina di più alle teorie di Fortuny, il primo inventore di luce soffuse, della luce sferica che avvolge tutto contemporaneamente con la stessa atmosfera. I colori danno un’idea di pattern damascato, vellutato. Si è giocato con quelle che sono le sfere calde e fredde, entrambe nella stessa testa. La lunghezza d’onda diversa creava un effetto di illusione ottica di luce-movimento quasi cangiante. Le tonalità copper honey, intervallate dal magenta, vanno a creare con la luce neutra dei movimenti colore da una parte nettamente contrastanti, ma uniti in moltitudine di cromite perfettamente unite.

IL COLORE INDOSSATO

In base alle tendenze che sono state raccolte durante il giorno e all’ispirazione data dalle due teste, la fashion stylist Manuela Mezzetti ha scelto i capi che completassero i look delle modelle, per immergersi definitivamente nel colorland. Manuela ha spiegato:

“Gli abiti haute couture sono creati dagli stilisti per farci sognare, sono abiti complessi da realizzare, che non sempre si ha l’occasione di indossare. Quale occasione migliore per mostrare meravigliosi abiti haute couture pieni di colore? In entrambi i giorni il colore predominante è stato il rosso, colore estremamente di tendenza in questa e nelle prossime stagioni. Il primo giorno il rosso è stato accostato in color blocking al fucsia in due abiti di Serrese. Questo abbinamento ha reso più frizzante e fresco l’abito, giocando sulle contrapposizioni.

 

 

 

 

 

 

Il secondo giorno, invece, il rosso pieno, saturo, sensuale è stato abbinato all’oro, tipico colore veneziano. In questo modo, i meravigliosi abiti di Gianluca Alibrando si sono uniti ai gioielli di Vittorio Ceccoli, creando una vera esplosione di lusso e di colore.”

 

 

 

 

 

 

 

In questa giornata abbiamo attraversato diverse sfere del colore, da quella artistica, quella del design, il colore nella moda, e ovviamente il colore nel mondo hair. Il colore è un attributo di cui l’essere umano non può fare a meno e noi siamo molto felici di poterlo studiare in tutte le sue sfumature.

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