Beauty ed Hair show hanno subito una forte battuta di arresto durante questo anno di pandemia di Covid-19. Molti eventi sono stati rinviati o annullati a causa delle restrizioni messe in atto dai governi mondiali ai grandi eventi; inoltre i divieti di spostamento hanno comportato perdite enormi per questo settore. Ma Tony Rizzo, fondatore di Alternative Hair Show, si è impegnato a promuovere uno dei più rinomati show per parrucchieri ed evento di beneficenza a livello mondiale.
Antonia Trevini ha parlato con Linda Evans, Alternative Hair Show PR, per capire di più su come il Coronavirus ha cambiato questo evento.
L’Alternative Hair Show è stato trasmesso online per la prima volta nel mese di ottobre dello scorso anno ed è diventato un successo eccezionale. Ha raggiunto più di un milione di persone sui social media, raccogliendo oltre 120.000 sterline di fondi per Fighting Leukaemia e altre organizzazioni di beneficenza impegnate nella ricerca contro la leucemia.
Dal 1983, la Royal Albert Hall di Londra, uno dei più grandi e prestigiosi teatri nel Regno Unito, ha ospitato questo spettacolo molte volte. Tuttavia, la pandemia di Coronavirus ha rappresentato un enorme ostacolo da superare per gli show di parrucchieri l’anno scorso. Nonostante le circostanze, Rizzo e la sua squadra non potevano permettere che il virus li fermasse dal realizzare questo evento.
Cosa vi ha fatto decidere di realizzare lo show nonostante la pandemia in corso e di mandarlo online?
Ogni anno Tony si impegna a finanziare ricerche e vari progetti rivolti alla lotta contro la leucemia. Ha bisogno di fare soldi per farli andare avanti così qualcosa doveva essere fatto ed in fretta.
Di solito iniziamo a lavorare allo spettacolo a gennaio quando iniziamo a pubblicizzare l’evento e decidiamo il quando e il come verrà attuato. Fortunatamente, a marzo non avevamo confermato dove volevamo fare lo spettacolo, il che significa che non avevamo perdite. Così abbiamo rapidamente deciso che dovevamo realizzare l’Alternative Hair Show e abbiamo iniziato a parlare di cosa avremmo fatto se non avessimo potuto organizzare lo show dal vivo.
Abbiamo continuato a organizzare lo spettacolo come facciamo di solito, incontrandoci con la produzione e le squadre di tecnici, ma anche con coloro che organizzano il Visionary Award e con i partecipanti. Sapevamo che il concorso si sarebbe tenuto, quindi i parrucchieri ci hanno mandato le loro foto. Tony ha ottenuto un impegno da varie squadre di parrucchieri, anche se non erano numerosi come al solito.
Alla fine, nel mese di giugno abbiamo deciso di creare un evento virtuale; fortunatamente, avevamo orientato le persone verso il sito web e i social media fin dall’inizio.
In che modo le misure di restrizione per il Covid-19 hanno pesato sull’Alternative Hair Show?
Lo spettacolo doveva essere pre-registrato così come la voce fuori campo. Siamo stati fortunati poichè il team che ha lavorato allo show faceva parte di questo progetto da molto tempo. Alcune persone ci hanno lavorato fin dal primo spettacolo. Inoltre, Anthony Mascolo, Presidente di AHS Global, possiede uno suo studio a Londra, quindi le riprese sono state fatte lì.
Solo una squadra ristretta è stata coinvolta nel giorno delle riprese. Oltre ad Anthony, Tony ed io, che eravamo i conduttori dello show, avevamo un fotografo, che era anche un videografo. Lui stesso ha anche finito per dirigere lo spettacolo perché il produttore non poteva venire il giorno dello show dato era stato in contatto con qualcuno che aveva il COVID-19. C’era anche un’altra persona che curava le luci e il suono e un cameraman.
Per quanto riguarda la competizione vera e propria, abbiamo inviato alle squadre le istruzioni per partecipare. In seguito loro hanno filmato brevi spettacoli nei loro paesi e li hanno inviati a noi. Lo spettacolo è andato in onda sui social media. Ovviamente, conoscevamo i vincitori del concorso prima di annunciarli, ma per generare una reazione di sorpresa abbiamo fatto loro credere che tutti i partecipanti attendevano una chiamata il giorno dello spettacolo, ma abbiamo telefonato solo ai vincitori.
In occasione del suo 38º anniversario, l’evento virtuale ha radunato gruppi artistici internazionali con l’obiettivo di creare straordinarie presentazioni nei propri paesi di tagli e acconciature che avrebbero riflesso la loro personale interpretazione del tema “IMAGINE“. In collaborazione con The International Visionary Award, i finalisti di questo concorso si sono battuti da remoto per questo prestigioso premio con video estremamente colorati, visionari e innovativi delle loro creazioni, immerse in scenari meravigliosi come il magnifico Duomo di Firenze.
Quali difficoltà hanno incontrato gli artisti nel realizzare i loro progetti creativi? E come le hanno superate?
É stato diverso per ognuno di noi perché c’erano restrizioni differenti in atto in diversi paesi. Tony e io abbiamo lavorato per TIGI Hair Care per molti anni. Loro non permettevano di utilizzare modelle dal vivo in quanto era contro il loro protocollo; così il TIGI show è stato fatto con manichini e poi è stato animato. Alcune persone hanno girato all’aperto. Tony e la sua squadra hanno girato in una casa enorme che è stata prestata loro dal nipote di Stanley Kubrick. In questo modo, potevano gestire le lore modelle in questo vasto spazio mantenendo le distanze di sicurezza.
I vari team hanno superato le loro difficoltà in modi diversi, a seconda di dove si trovavano e di quali possibilità avevano a disposizione per girare il proprio film. Ha vinto la creatività delle persone ed è stato questo a rendere interessante questo show.
Qual è stata la vostra più grande paura? E cosa ha reso possibile questo spettacolo nonostante la pandemia?
Il nostro più grande timore era che nessuno avrebbe guardato lo show, naturalmente. Di solito facciamo una quantità limitata di pubblicità e AHS lavorerà di più su questo aspetto quest’anno. Infatti la nostra strategia sui social media non ha generato lo stesso successo che lo show dal vivo di solito riceve. Abbiamo creato alcuni annunci a pagamento sui social media e cercato di coinvolgere l’audience. Il team di esperti di social media ha incoraggiato la gente a iscriversi e donare denaro. Anche la stampa specializzata ha contribuito sulle piattaforme digitali in tutto il mondo.
L’Alternative Hair Show ha anche ricevuto un incredibile supporto dai team di parrucchieri partecipanti, che hanno autofinanziano i loro spettacoli, donando le loro idee, la creatività e il tempo per la ricerca contro la leucemia. Ci vuole uno sforzo enorme, tempo e soldi per imparare la routine, il che può richiedere mesi di pratica, e per portare truccatori, coreografi, modelle e un team di parrucchieri nel Regno Unito per un paio di notti. Anche se molti dei partecipanti sono stati sponsorizzati dalle aziende con cui lavorano, alcuni di loro hanno partecipato solo perché amano farlo.
Vi aspettavate un tale successo?
Siamo rimasti stupiti da quante persone hanno guardato lo show. Anche se non abbiamo potuto raccogliere tanti soldi come facciamo di solito, siamo rimasti sorpresi dalla portata reale che lo spettacolo ha raggiunto. Il nostro pubblico è molto globale. Infatti, alcune persone di solito vengono dall’Estremo Oriente, volando ogni anno dall’Australia, dalla Corea e dalle Filippine. Quest’anno, quell’audience, che di solito non può venire nel Regno Unito, ha avuto l’opportunità di guardare lo show online e la risposta è stata molto positiva. Anche alcuni parrucchieri britannici hanno detto che dovremmo sempre farlo online perché permette alle persone di vederlo da casa.
Cosa avete imparato da questa pandemia?
Tony ed io abbiamo spesso discusso di come potevamo cambiare lo spettacolo e cosa potevamo fare per modernizzarlo. Ma poi è sempre stata una formula di successo quindi non c’era motivo di cambiarla. Certo, dobbiamo andare avanti. Penso che l’aspetto digitale dello show continuerà, ma so che Tony vorrebbe fare lo show dal vivo.
Non si tratta solo di soldi. Si tratta di esibirsi e divertire, ricevere applausi dal pubblico che ti trasmette un’emozione insostituibile. L’atmosfera dietro le quinte di AHS è sempre fenomenale. È incredibile vedere tutti quelle modelle impreziosite da trucco e abiti incredibili. Ti toglie il fiato e la gente adora farlo.
L’anno scorso anno abbiamo lavorato molto duramente allo show. Siamo stati lì dalla mattina alla sera, ma la gioia di finirlo non era affatto comparabile allo show dal vivo.
Anche quest’anno l‘International Visionary Award sarà virtuale. Ma stiamo aumentando la nostra copertura social per dare la massima esposizione a tutti i partecipanti. Lanceremo anche una nuova iniziativa: il nuovo Visionaries Presentation Show. Questo concorso vedrà i precedenti vincitori e finalisti degli International Visionary Awards creare una presentazione unica seguendo il tema: ILLUMINARE.
Durante lo show dell’anno scorso, Tony Rizzo ha detto: “Siamo qui per ispirare e divertire“. Ci ha ricordato l’importanza di questo evento come un modo per celebrare artisti provenienti da tutto il mondo, nonché programmi di sostegno alla ricerca nel Regno Unito e all’estero per le famiglie con bambini affetti da cancro al sangue.
“Questo spettacolo non è solo immaginazione e arte, si tratta di carità e soprattutto di speranza”.
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